Semestre Scolastico in Francia: lasciati guidare dalla curiosità

Vivere in un altro Paese, migliorare la lingua e scoprire nuove usanze: tutto questo mi ha spinta a diventare Exchange Student.
La mia passione per la cultura francese mi ha portata a partecipare a uno scambio di una settimana a Parigi, organizzato dal mio liceo, che ha solo aumentato la mia voglia di conoscere questo Paese da vicino, così ho pensato che sarebbe stato bello trascorrerci più tempo.

Dopo aver parlato coi miei genitori di questo desiderio, ho iniziato la procedura con Mondo Insieme e, passo dopo passo, tutto si è concretizzato. Il giorno della partenza ero eccitata e un po' in ansia al tempo stesso, infatti non sapevo cosa mi aspettasse, perché da un lato non vedevo l'ora di partire, ma dall'altro mi spaventava l'idea di rimanere sola e non conoscere nessuno.

Ambientarsi nella nuova scuola è stato più semplice di quanto pensassi perché sia i miei compagni di classe sia i professori sono stati gentili e accoglienti con me. Lì ho trovato delle persone fantastiche con cui ho stretto una splendida amicizia.

La mattina mi alzavo verso le 7 o le 8 (l'orario era variabile), facevo colazione insieme ai miei genitori e fratelli ospitanti, andavo a scuola (durava in media fino alle 16/17, ma alcuni giorni fino alle 18) e pranzavo alla mensa. Tornavo a casa, facevo i compiti e passavo del tempo con la mia famiglia.

Il sistema scolastico francese ha molte differenze rispetto a quello italiano: l'orario, innanzitutto, perché le lezioni sono quasi sempre a tempo pieno e il sabato non si frequenta. Ci sono poi meno compiti a casa perché la maggior parte si svolgono in classe. Esistono gli indirizzi di studio come nel sistema italiano, ma, oltre alle materie obbligatorie, si possono scegliere quelle opzionali, come cinema, arte o corsi avanzati di lingua.

Durante il mio semestre in Francia ho avuto l’occasione di partecipare a una gita scolastica in Normandia, che mi ha permesso di conoscere meglio alcuni miei compagni di classe e stringere nuove amicizie.

I momenti più belli con la mia famiglia ospitante li ho vissuti durante le vacanze passate con loro a Mimizan e ad Albi. Il mio papà ospitante mi ha insegnato a pescare, sport di cui è grande fan, e ho anche imparato a fare giardinaggio. Quando faceva bel tempo andavo spesso al lago o in mountain bike insieme al mio fratello ospitante.

Negli ultimi giorni mi sentivo triste, perché cinque mesi erano passati più velocemente di quanto pensassi e mi dispiaceva molto dover lasciare la mia famiglia e i miei amici. Se potessi tornare indietro avrei scelto di restare un anno, perché ci si può godere appieno l'esperienza di Exchange Student.

Il rientro in Italia è stato strano, mi sentivo un po' come una turista, per non parlare del fatto che spesso mi alzavo al mattino e parlavo in francese a mia madre che, ahimè, era un po' confusa.

Essere una Exchange Student mi ha fatto diventare molto più sicura di me stessa e ho imparato che non c'è niente che non si possa fare, bisogna avere fiducia nelle proprie capacità, mettersi in gioco e aprirsi a nuovi contesti e nuove persone.

La soddisfazione più grande è stata sentirsi parte di un luogo e di una cultura, nonostante non fossero i miei originari.

Vorrei dire a tutti: non abbiate paura e buttatevi in questa esperienza! È uno dei migliori investimenti per il futuro!

Nicole M. - Francia

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