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Ospitare Natalia è un’esperienza incredibile

Natalia è nata in Spagna, ma all'età di 11 anni si è trasferita in California. È arrivata in Italia, a casa nostra, a gennaio, un giorno prima del suo 16° compleanno, e abbiamo iniziato subito con un piccolo festeggiamento, un primo momento "familiare" anche se non ci conoscevano per nulla! È veramente una ragazza speciale: educata, solare, canta spesso e fa una gran compagnia. Il primo giorno di scuola, quando l'ho accompagnata in classe, ho visto l'accoglienza calorosa che ha avuto: erano tutti eccitati all'idea di conoscerla e hanno fatto di tutto per farla sentire a suo agio. Hanno subito organizzato una cena tutti insieme e un'altra la stanno organizzando le sole ragazze. Natalia dice che sono tutti molto gentili.

Il giorno di San Valentino ha portato una "montagna" di cioccolatini alle sue compagne perchè, come ha detto lei, il 14 febbraio è la festa delle persone che si vogliono bene, non solo degli innamorati!

A scuola, cerca di fare del suo meglio, con la poca conoscenza che ha dell’Italiano non è facile per lei seguire le lezioni, ma è molto motivata ad imparare tutto del nostro Paese, e siamo sicuri che presto sarà in grado di seguire le lezioni come gli altri.

Dove abitiamo c'è una piccola palestra e il proprietario ha coinvolto Natalia nelle lezioni di balletto, perché lei ha studiato danza nel suo Paese. Sarà un bel modo per coinvolgere le più piccole, e nostra figlia Eva è entusiasta dell’idea di avere Natalia con lei a scuola di danza. Per inciso, sono entrambe felici: Eva di avere una sorella maggiore, visto che la nostra figlia più grande è all’estero per l’anno scolastico, e Natalia dice che è felice di avere Eva, perché lei è sempre stata la figlia minore e le piace l'idea di avere una sorellina. E in effetti a volte ridono e a volte "dicono di no" una all'altra come se fossero davvero due sorelle. È incredibile.

Non potevamo sperare di più, davvero.

Nell'incontrare i conoscenti dove abito, mi sono resa conto di quanta curiosità desti una ragazza come Natalia. Io sottolineo a tutti che la comunicazione avviene solo in parte con la lingua, perché molto di piú si comunica con l'energia e le emozioni che si possono mettere in campo. Molti trovano la nostra scelta addirittura "coraggiosa". Io credo che il vero coraggio lo abbiano questi ragazzi, che decidono di scoprire un mondo diverso, a volte molto diverso da quello che conoscono e alla loro etá non é scontato o facile.

Grazie a Mondo Insieme dell'opportunità che ci è stata data.

Famiglia ospitante Raimondi di Anzola (Bologna), Gennaio - Giugno 2019

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