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Continua a gonfie vele l’esperienza di Rachele Invernizzi, partecipante al programma Au Pair negli Stati Uniti

Inizio definitivamente a ingranare la marcia giusta! Tutto sta andando nel verso giusto: la quotidianità con la famiglia migliora di giorno in giorno. Ho finalmente conosciuto la community counselor, una donna estremamente gentile e disponibile. La community counselor é una persona, appartenente all’associazione di EurAupair, che ha il compito di aiutare e sostenere le au pair, appartenenti al suo gruppo, durante tutto l’anno.

La famiglia é molto contenta di come stanno andando le cose con me, della relazione che ho instaurato con i loro figli e di come mi sto inserendo nel contesto familiare e, più in generale, nel contesto americano.

Ho incontrato due ragazze spagnole con cui ho legato molto: abbiamo creato un bel trio, ci vediamo ogni giorno e ci aiutiamo ogni volta che una di noi ha delle difficoltà. Farsi delle amicizie non é così scontato e trovare qualcuno con cui sai di poter parlare liberamente é fondamentale: é importante avere una indipendenza e una quotidianità al di fuori della casa e della famiglia, un modo per entrare ancora maggiormente nella cultura e nella società americana e, soprattutto, il modo migliore per non cadere nella malinconia di casa o nella sensazione di solitudine. Ero scettica riguardo l’amicizia tra au pair, lo ammetto, ma ad oggi mi rendo conto di quanto invece sia importante.

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