Anneli: i miei primi due anni all’università americana

Alla vigilia del mio terzo anno vorrei fare un bilancio dei primi due, perché sono stati eccezionali nelle loro pecularità! Il primo anno ho frequentato la Rockford University, nell'Illinois. Ho seguito vari corsi di “general education”, ossia materie generali, come storia americana e statistica, che potevo scegliere io per passione o curiosità. Le lezioni si svolgevano in classi piuttosto piccole, con 25 studenti massimo, e questo è un aspetto molto positivo, che mi ha permesso di avere un contatto ravvicinato con i professori e, di conseguenza, è stato facile cercare aiuto per approfondire la lezione o farmi rispiegare un argomento. La parte accademica è l’aspetto che apprezzo di più del sistema americano!

Non solo posso scegliere tra una varietà di corsi e costruirmi la carriera che desidero, ma ricevo il sostegno opportuno da parte di tutti i miei professori. Ho ottenuto un lavoro come manager del centro studentesco dell’università e, di conseguenza, dirigevo l’area di studio e di relax, organizzando attività varie e coordinando comitati vari interessati a presentare propri eventi, come ad esempio la festa per il mese ispanico o la celebrazione dei traguardi raggiunti dall’università.

Tuttavia, nel tempo libero mi sono divertita molto ad andare a guardare le partite di Basketball e Football americano con i miei amici americani ed internazionali. È stata una bella esperienza vedere come gli americani si uniscano e supportino con fervore le proprie squadre!

Ho avuto la fortuna di condividere la mia stanza con una ragazza americana di origini messicane con cui ho stretto una bella amicizia. Sono riuscita a farmi amici di provenienze ed etnie diverse, che in Italia non avrei mai potuto immaginare d’incontrare. Come esperienza, mi ha aperto gli occhi e mi ha aiutata a maturare, sia a livello accademico che a livello personale. Mi ha anche fatto prendere coscienza del percorso che avrei voluto intraprendere e, per poterlo fare, ho richiesto un Transfer di università a Mondo Insieme e a Go Campus.

Il mio secondo anno alla Stetson University, in Florida, è stato incredibile. Ho iniziato con il mio major in Studi Internazionali e, durante il corso dell’anno, mi è stato proposto di aggiungere un minor in Francese e uno in Business Internazionale. È stata una decisione che ho preso volentieri e che mi ha permesso di orientarmi di più verso la carriera che sogno di seguire. Infatti, la Stetson offre diverse possibilità di majors, minors e concentrations per costruirsi un percorso di studi personalizzato.

Sono stata accettata nel programma di "Catalyst Houses": si tratta di promuovere tre case dal tema differente (sostenimento ambientale, passioni artistiche e multiculturalismo) e organizzare eventi durante il corso dell’anno legati al significato di ciascuna casa. Io Sono stata accettata nella Multilingual Catalyst House perché sono bilingue italiano-finlandese, e ho frequentato il liceo linguistico quindi, di conseguenza, ho potuto contribuire con le mie conoscenze culturali.

Di fatto, la Stetson apprezza le doti personali dei propri studenti e li invita a promuoverle dentro il campus e fuori dal campus. Nel corso dell’anno ho anche svolto due lavori, uno nell’ufficio delle ammissioni internazionali e uno come ambasciatrice internazionale, che organizza eventi culturali in campus.

Anche qui ho incontrato persone di diverse parti del mondo che hanno sostenuto il mio percorso e che mi hanno resa ancora più curiosa di imparare. 

Il mio consiglio a chi sta meditando se frequentare l'università negli Stati Uniti? Partite! Non ve ne pentirete, il sistema scolastico americano è veramente cucito sugli interessi dello studente!

Anneli Lassa, Undergraduate Student alla Stetson University

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